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giovedì 20 aprile 2017

La trattativa per la fusione AGSM-AIM è una partita sul filo del rasoio


L'opposizione di alcune forze politiche traversali, di Verona e Vicenza, che si oppongono alla fusione delle Aziende Energetiche,  AGSM e AIM, comportano di riflesso una insita sfiducia agli Amministratori e Advisors che hanno calcolato i valori di concambio delle due Società. Non pare però che sia questo l'oggetto del contendere ed invero non sono chiare le obiezioni. I Vicentini non hanno motivo di dubitare del Management di Aim. Ne hanno piena fiducia e accettano di essere nella nuovo compagine in minoranza. Hanno la soddisfazione di avere una società energetica sana, che ha apportato alle casse del Comune di Vicenza risorse vitali e paga rilevanti Imposte allo Stato , pertanto hanno una dote notevole da apportare. A Verona i Veronesi sono dubbiosi e le loro perplessità sono vaghe, nè più, nè meno, di quelle degli altri. La dimensione di Verona è maggiore di quella di Vicenza, ma pur sempre piccola è. La fusione è un passo in avanti. Un ennesimo rinvio, ad una crescita vitale per la sopravvivenza delle due aziende,  riaprirebbe  scenari "al buio" per il nostro futuro di utenti...Quello che per ora non può che essere un sogno, sarebbe di avere una grande Utility del Nord-Est, che allora sì, costituirebbe una discreta massa critica.





@mauriziomao89
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